Alberto Bardi : CONTATTI

Morte del nero

I gradi
lo scomporsi in sequenza del conoscere,
e qui, da questo tempo, la notizia.
Dall'immensa stesura plurisensa,
dal sobrio paradigma dell'azzurro
prussia, cobalto, d'oltremare, cielo
tenue disteso velo sul rischioso
terribile incantesimo del nero
urto d'oscuro sangue che s'addensa,
puro, profondo, segno dell'intero,
termine di ragione e d'assoluto.

O termine del gioco,
specula del tormento e della morte
che nel fuoco
ora dei tuoi colori trascolori
avvento d'immagini, di voci,
di limpidi cristalli, dramma muto
del rigore e del gesto, della macchia
e del segno, della forma e del senso.

E si svela di qui quel che si cela
dietro la cosa
dietro la linea pura dell'evento:
da questa luce rosa, dall'ultima avventura
dell'elettro, del cromo, del corallo
fitto, fiorito, spanto sotto al giallo
di stellari percorsi, dentro il vento
che invola come vele sul turchese
spazio di dolci strenui filamenti
globi di cinabrese, fughe d'alghe,
veglie d'astri, minio e luce,
o pullula viola sul carminio
la franta superficie della pace.

Nero trafitto nella nuda stanza
toni del rosso scala alla speranza.

Ad Alberto,
Mario

L'ARTE

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